La sua formulazione
aumenta la motilità intestinale, favorendo il ripristino
del tono.
La ricchezza in Omega-3, Vitamina E ed A,
favorisce la normalizzazione della mucosa intestinale, e pertanto è
frequentemente usato nelle stipsi
con irritazione del colon, che si
manifesta con gonfiore e dolore.
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La sua formulazione
consente di sfruttare a piacimento i due aspetti che lo
caratterizzano: marcata
azione antinfiammatoria, aumento della motilità intestinale (minore
rispetto al Blusterol). L'assunzione frequente e a dosaggio
ridotto esplica una azione prevalentemente antinfiammatoria.
Ottimo per alleviare i disturbi nella
diverticolosi
o nelle coliti.
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Il buongiorno si vede
dal mattino
Chi sta visitando questo sito pensa
di averle provate tutte perché il mattino sia di buon auspicio per il giorno. Ma vediamo un po' cosa possiamo dirvi di
nuovo e di utile perché questa impresa riesca.
"Mi
chiamo Marta , .. due ricoveri
d'urgenza per subocclusione intestinale ....
Tipicamente per capire
quali trattamenti sono i più indicati per la stitichezza, vanno chiariti i
seguenti aspetti:
la stitichezza
"semplice" è quella che riguarda i soggetti che tollerano i
cibi fibrosi: legumi (fagioli, ceci, lenticchie), coste, carciofi: in
tal caso una soluzione efficace consiste nell'abbinata
Blusterol
+
Stimul-Forte:
aumento della massa, del tono e della funzionalità epatica.
la stipsi con colon irritabile
si può presentare in due situazioni:
infiammazione leggera con
poche intolleranze alimentari: una soluzione rapida ed efficace
consiste nell'abbinata:
Blusterol-Forte
+
Stimul-Soft azione antinfiammatoria, aumento della massa, del tono e della
funzionalità epatica.
infiammazione elevata con
gonfiore addominale elevato, numerose intolleranze alimentari,
eventuali "spasmi" gastrici: in tal caso è richiesta una azione personalizzata
che porta solitamente ad un netto miglioramento in 3 giorni
, ed una
rieducazione gastro-intestinale in circa 30-40 giorni. Il percorso è
descritto sommariamente alla pagina
Intolleranze
Le mie
Feci
La prima domanda che vi dovete porre è
come sono le vostre feci: caprine (a pallina), poche ed inconsistenti, collose,
grasse, liquide etcc..
- Caprine:
significa che
la massa intestinale si
disidrata eccessivamente e ciò può essere dovuto a:
1) l'acqua che ingerite non
è trattenuta nell'intestino e viene rapidamente riassorbita, disidratando le
feci, ciò può significare che la dieta che fate è molto povera di
fibre solubili (quelle che fanno una
sorta di gel)
2) l'acqua
che ingerite nella giornata non è sufficiente,
3) intestino più
lungo del normale con un maggiore assorbimento dell'acqua: esempio nei casi
di megacolon.
4) transito rallentato per scarsa
motilità (classico il caso di chi ha
abusato dei lassativi antrachinonici "Senna,
Cascara, Frangula, Rabarbaro" , del paziente allettato od in carrozzina o
quello che assume farmaci antiepilettici) e pertanto la massa intestinale si
disidrata per il prolungamento del tempo di persistenza oppure nei casi più
difficili ci può essere la presenza di una o più
stenosi (restringimenti intestinali) che ostacolano il passaggio
del cibo o compressioni nel caso della gravidanza.
5) un
fegato "pigro" con scarso rilascio di bile
(che è il nostro lassativo naturale) , che potrebbe essere anche legato alla
presenza di calcoli biliari.
-
Stimul-Softè indicato per stipsi
anche molto ostinata e con irritabilità al colon (Non tolleranti i legumi).
Favorisce la formazione di una massa idratata e scorrevole, non irritante,
facilita la digestione e il naturale stimolo post-prandiale.
-
Stimul-Forte
è indicato per stipsi anche molto ostinata in soggetti
tolleranti i legumi.
- Liquide:
significa che
avete uno stato infiammatorio in
corso, non necessariamente sostenuto da un'infezione batterica o virale, ma
può essere anche un'intolleranza alimentare.
La
mancanza dello stimolo è tipicamente legato alla mancanza di
pressione meccanica a livello dell'ampolla rettale.
In tal caso è bene astenersi da
cibi mal tollerati ed aiutarsi con prodotti
che associano proprietà riequilibranti.
Un valido aiuto lo potete trovare nel
Blusterol-Forte e nel
Paxacolquindi si deve aumentare la
consistenza e la quantità di massa.
- Collose,
grasse: significa che
la dieta è molto povera in fibre,
particolarmente di quelle solubili, ricca di zuccheri , amidi e carne ed il
fegato od il pancreas potrebbero essere "pigri".
Come potete intuire dalle
possibili cause, gli interventi per essere efficaci nei casi di stitichezza
ostinata devono essere veramente personalizzati - e se siete arrivati a
questo sito probabilmente avete fatto più tentativi.
Quello che noi possiamo offrirVi
sono degli ottimi prodotti sempre accompagnati da uno
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globale personalizzato e dalla nostra pluriannuale
esperienza condotta a
fianco di medici e specialisti in terapie naturali.
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Quindi vien da sè che nei casi di
stipsi cronica persistente , tanto più se accompagnata da dolori o
malessere, è sempre bene una visita dal gastroenterologo.
Autore: Staff Livi
Approfondimenti estratti dalla rete:
La stitichezza
Intervista al Professor Pier
Roberto Dal Monte
Che cosa è la stipsi o
stitichezza?
Per stipsi s'intende una diminuita
frequenza delle evacuazioni, accompagnate spesso da difficoltà ad eliminare le
feci od una diminuzione della quantità di feci eliminate, pur mantenendosi
normale la frequenza. La maggior parte degli individui ha una scarica alvina al
giorno o una ogni due giorni, più raramente, come si osserva soprattutto nelle
donne, si possono avere anche meno di tre cariche alla settimana: la riduzione
della frequenza, e quindi la stipsi, è certa solo se l’evacuazione si verifica
ogni tre o più giorni la settimana.
Cause della stitichezza
1.Le cause che possono determinare la stitichezza sono molteplice, tra
queste ricordiamo:
2.
Dieta inadeguata:
una dieta con alimenti poveri di scorie - fondamentalmente i vegetali e i loro
derivati - comporta un minor volume del contenuto intestinale capace di
stimolare meccanicamente i movimenti peristaltici, movimenti che consentono la
progressione delle feci nell’intestino e la loro eliminazione. Anche una dieta
secca fa sì che vi sia una scarsa quantità d'acqua a disposizione dalle
fibre che la trattengono e si rigonfiano; di conseguenza si ha la formazione
di una minore quantità di feci indurite, per cui lo stimolo è insufficiente a
determinare una valida motilità intestinale.
3.
Fattori sociali
ed ambientali. La
stitichezza è più frequente nei paesi “ civilizzati" del tutto inesistente tra
i popoli “ primitivi” e negli animali liberi. L’unico animale che soffre la
stipsi è il cane che convive con l’uomo e ne condivide le abitudini. Gli sforzi
di volontà per controllare il bisogno dell'evacuazione sia per impegni
lavorativi sia organizzativi o anche per la cattiva abitudine a rimandare
malgrado lo stimolo, riducono la sensibilità della mucosa del grosso
intestino-retto con diminuzione netta del riflesso all’evacuazione che è
ulteriormente aggravato dall’essiccamento eccessivo delle feci.
4.
Stati emotivi
(tensione nervosa o stress, depressione, paura). Facilitano l’insorgenza della
stipsi per una diminuzione della motilità dell’intestino associata a spasmo
soprattutto nell’ultima parte del colon quello di sinistra o colon discendente –
sigma e col tempo un colon irritabile con Stipsi.
5.
Malattie
dell’apparato digerente.
Alcune malattie che talvolta hanno la stessa origine della stipsi e ne possono
essere la causa, come il “colon irritabile” o certi casi di ulcera gastro –
duodenale, ma anche alterazioni nella conformazione (colon più grosso o più
lungo del normale) o lesioni dell’intestino possono essere causa di stipsi.
Queste ultime sono dette stipsi organiche.In queste entrano anche delle
forme cosiddette idiomatiche o “naturali” di cui non si sa ancora l’origine.
6.
Vita sedentaria.
L’inattività fisica riduce notevolmente i movimenti del colon, che sono invece
molto più vivaci in individui che svolgono intensa attività fisica. La stipsi
dei prolungati periodi di degenza a letto ne è un esempio.
7.
Mutamento di
abitudini o di dieta,
allontanamento dalle proprie “comodità” soprattutto durante i lunghi viaggi o in
concomitanza di cambiamenti della propria organizzazione di vita.
8.
Gravidanza.
Durante la gravidanza sia per il cambiamento nella secrezione ormonale sia per
la compressione esercitata dall’utero sulle anse intestinali si ha un
alterazione meccanica e dei movimenti intestinali che ostacola il transito del
materiale fecale.
9.
Uso di farmaci
che diminuiscono i movimenti dell’intestino come i diuretici, alcuni
antispastici, alcuni ipotensivi o antibiotici / disinfettanti urinari e
psicofarmaci.
10.
Stipsi secondaria
a lassativi. Molti
individui credono che per mantenersi in buona salute sia importante evacuare
l’intestino ogni giorno, e per ottenere ciò ricorrono ai purganti: il continuo
uso di purganti determina irritazione della mucosa ed emissione spesso di feci
piuttosto molli e questo a lungo andare disabitua l’intestino a svuotarsi da
solo e determina perdita di acqua e sali importanti, come il potassio, necessari
per l’organismo e per una buona motilità intestinale, aggravando la stipsi.
Effetti della stitichezza
Innanzitutto ci sembra
opportuno affermare che la stitichezza non causa tutti gli effetti dannosi
attribuiti ad essa nel passato: ovviamente se sussistono delle malattie
concomitanti, ad esempio gravi malattie epatiche, l’ingorgo dell’intestino può
scatenare degli effetti indesiderati. Una stipsi di grado moderato può dare
disturbi abbastanza lievi ma fastidiosi, come sensazione di gonfiore addominale,
dolori in regione paraombelicale ed all’addome inferiore e superiore
lateralmente specie a sinistra, sensazione d’ingombro intestinale e rettale,
talvolta cefalea dovuta più alla preoccupazione per l’impossibilità di
soddisfare il desiderio di svuotare l’alvo che alla stipsi di per se’ stessa.
Gli sforzi compiuti per andare di
corpo possono tuttavia provocare emorroidi, specie in chi ne è già
predisposto, che si rivelano con emissione di sangue rosso con le feci, dolore
e/o prurito, fuoriuscita di gavoccioli venosi dall’ano, infiammazione e gonfiore
(per trombosi delle emorroidi esterne).
Anche i diverticoli possono
essere una complicazione dell’aumento della pressione intraviscerale nel colon
per la stitichezza. I diverticoli del colon sono delle piccole tasche od
estroflessioni che fuoriescono dalla parete in alcuni punti particolari, spesso
contigui, di minore resistenza della parete stessa del colon, quando la
pressione interna raggiunge dei livelli tali da farli erniare. I diverticoli
possono infiammarsi e dare luogo ad una diverticolite ( con dolore o crampi
nella parte sinistra dell’addome) e anche, seppure raramente, perforasi con
conseguente peritonite.
Gli effetti della stitichezza
possono essere peraltro dovuti agli stessi mezzi usati per combatterla :
lassativi che possono provocare dolori addominali, bruciori di stomaco,
stanchezza ed altri sintomi connessi alla perdita di liquidi e sali a causa
della continua eliminazione di feci liquide a causa del loro abuso. Talvolta per
l’eccessivo uso di paraffina, vaselina o glicerina si può avere prurito anale e
difficoltoso assorbimento di vitamine A,D,E,K.
CONSIGLI PRATICI
Gli individui affetti da
stitichezza dovrebbero seguire le seguenti regole di ordine igienico e
dietetico:
1.I pasti devono essere distribuiti regolarmente. La colazione del mattino
dovrebbe essere preceduta dall’assunzione di uno due bicchieri di acqua fresca
per determinare i riflessi fisiologici che favoriscono la progressione del
contenuto fecale, anche una caffè a digiuno può essere ugualmente utile.
2.L’evacuazione dovrebbe essere fatta nelle prime ore del mattino o del
pomeriggio, poiché la soglia di eccitabilità dell’intestino è più bassa e quindi
più facile evacuare anche per lo stimolo data dalla bile che si scarica dopo il
pasto.
3.Rispondere alle sollecitazioni dell’intestino a svuotarsi: se si continua
a rimandare potrebbe divenire difficile liberarsi più tardi.
4.La posizione migliore per defecare dovrebbe essere quella accovacciata e
quindi sono consigliabili W. C. non troppo alti.
5.Bisogna concedere all’atto della defecazione un lasso di tempo adeguato e
privo di interferenze esterne, meglio se con la distrazione di una lettura
oppure fumando una sigaretta.
6.Facilitano l’evacuazione esercizi fisici, ginnastica addominale, il moto,
i massaggi.
7.Una corretta educazione ad evacuare sempre agli stessi orari sin
dall’infanzia è di grande utilità perché educa le funzioni dell’intestino,
tuttavia ciò può rischiare di condizionare psicologicamente l’individuo nell’età
adulta che se non evacua almeno una volta al giorno tende a ricorrere ai
purganti malgrado le buone abitudini possano essere ristabilite in breve tempo
in modo naturale.
8.L’uso di alcune acque minerali ricche di sali reperibili in commercio e
direttamente in stazioni termali può dare dei vantaggi momentanei, poiché
agiscono fondamentalmente come i purganti salini ( a base di solfato di magnesio
o sale inglese o simili ).
CONSIGLI DIETETICI
Di fondamentale importanza è il
tipo di dieta da attuare in corso di stipsi:
la dieta deve essere molto ricca
di scorie, perché si aumenta il contenuto intestinale e si stimola così la
peristalsi e l’evacuazione: importante anche in questa scelta il tipo specifico
di cibo poiché ad esempio alcuni frutti, come le prugne, agiscono in senso
facilitante l’evacuazione non solo perché ricche di scorie ma anche perché
contengono delle sostanze a blanda azione lassativa.
Alimenti consigliati per dieta
ricca di scorie
Diamo pertanto una lista parziale
di cibi contenenti scorie che possono essere di grande utilità per liberare
l’intestino, naturalmente possono essere anche altri che hanno un ugualmente un
elevato contenuto di scorie come di seguito(vedi anche Tabella):
PANE: pane integrale, pane di
segala integrale, crackers e biscotti integrali, fiocchi di cereali integrali.
MINESTRE: minestroni e passati di
verdura, minestre di legumi possibilmente non passati (fagioli, ceci,
lenticchie, piselli) pasta integrale condita preferibilmente al pomodoro, riso
greggio (non brillato), farro.
VERDURE: preferibilmente crude in
abbondante quantità (sedani, finocchi, radicchio, insalata, pomodori, carote).
Fra le verdure da cuocere preferite bietole, cavoli, cicoria, spinaci,
fagiolini, piselli, carciofi, cardi. L’olio in genere dovrebbe essere usato a
crudo
FRUTTA: cruda non sbucciata in abbondante quantità, meglio se consumata a
digiuno (pesche, albicocche, uva, pere, ciliegie, fichi, mele, kiwi, datteri,
agrumi).
Molto adatte le prugne secche o
cotte. Succhi di frutta.
DOLCI: ciambelle fatte con farina
integrale, marmellata di prugna.
Per ciò che riguarda: LA CARNE, IL
PESCE, LE UOVA ED I FORMAGGI essendo assimilati quasi completamente non lasciano
scorie, naturalmente non dovete per questo evitarli poiché sono necessari per le
proteine ed i grassi che contengono.
L’uso di lassativi
Quando la stipsi non risponde ai consigli sopra riportati si può ricorrere con
moderazione, vale a dire saltuariamente e per brevi periodi ai lassativi i quali
possono essere distinti in:
- lassativi di volume
- lassativi di contatto
- lassativi emollienti
- lassativi osmotici Lassativi di volume
I lassativi di volume aumentano la massa fecale che stimola la peristalsi e
possono essere considerati i più fisiologici. La loro azione non è rapida e può
richiedere alcuni giorni. Prima
di assumere i lassativi di volume è utile aumentare l'introito giornaliero di
fibre con l'alimentazione. E'
fondamentale ingerire un'adeguata quantità di liquidi per facilitarne l’azione
ed evitare possibile occlusione intestinale. Sono infatti controindicati
nell'occlusione intestinale.
I lassativi di volume sono utili nella gestione dei pazienti con: colostomia,
ileostomia, emorroidi , fistole anali, diarrea cronica associata a malattia
diverticolare, sindrome dell'intestino irritabile , e come terapia aggiuntiva
nella colite ulcerosa. La crusca integrale assunta con cibo e succo di frutta è la preparazione
più efficace nel formare massa.
Nei pazienti che non tollerano la crusca può risultare utile assumere
Metilcellulosa, Ispagula, Sterculia. Lassativi di
contatto. I
lassativi di contatto aumentano la motilità, irritando o stimolando i nervi
intestinale.
I lassativi di contatto possono dare origine a crampi addominali.
I lassativi di contatto comprendono: Bisacodil, Senna, Cascara, Docusato,
Glicerolo ( Glicerina ), Picosolfat, Olio di Ricino(considerato uno
stimolante obsoleto). Le supposte di Glicerolo agiscono come stimolanti a livello rettale.
L'utilizzo prolungato dei lassativi di contatto può causare atonia del colon ed
ipopotassiemia.
Lassativi emollienti o lubrificanti
I lassativi emollienti sono utili come somministrazione orale nei pazienti con
emorroidi e con ragadi anali, il principale è la Paraffina liquida ( Olio di
Vaselina ) che presenta degli svantaggi: sgocciolamento di Paraffina con
irritazione a livello dell'ano in caso di uso prolungato , reazioni
granulomatose a seguito dell'assorbimento di piccole quantità di Paraffina
liquida ( soprattutto per le emulsioni ). I clismi contenenti Olio di Arachidi
lubrificano ed ammorbidiscono le feci impattate e stimolano la motilità
intestinale. Lassativi osmotici
I lassativi osmotici agiscono richiamando i liquidi nell'intestino ed aumentando
il volume fecale.
L'Idrossido di Magnesio permette un rapido svuotamento intestinale di feci
semiliquide.
Il Lattulosio è un disaccaride semisintetico non assorbito a livello
gastroenterico.
Produce diarrea osmotica con un basso pH fecale e previene la proliferazione
della flora produttrice di ammonio (utile nell’insufficienza epatica).
I clismi di Fosfati trovano indicazione per la pulizia dell'intestino prima di
procedure radiologiche, endoscopiche e di interventi chirurgici.