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Candida
se la conosci la eviti
infezioni da funghi e batteri
opportunisti
Candidosi:
la Candida albicans e altre specie di Candida sono miceti (funghi),
tipicamente opportunisti, cioè normalmente presenti nella cavità orale,
vagina ed intestino.
Per la
Cistite
che ha cause molto simili vedi il link
In condizioni predisponenti :
riduzione delle difese
immunitarie, antibiotici (che agiscono solo sui batteri permettendo la
crescita a dismisura dei funghi che sono resistenti agli antibiotici),
terapia cortisonica, avitaminosi, malassorbimenti e denutrizione,
infiammazione intestinale (classico gonfiore addominale da irritabilità
intestinale), disibiosi intestinale (scarsa flora batterica in
quantità e qualità: tipicamente il soggetto produce poco gas intestinale),
eccesso di zuccheri e carboidrati, transito intestinale non regolare
(stenosi, stitichezza, diverticolosi), alterazioni ormonali (pre-mestruo,
gravidanza), tumori es. linfomi, diabete grave (il glucosio
nelle urine favorisce l'insorgere della candidosi genitale), farmaci
immuno-soppressori, droghe e virus (HIV)
la Candida (come altri funghi e/o batteri
opportunisti) aquisisce capacità invasive determinando : il mughetto (candidosi
orale), candidosi vulvovaginale, candidosi perineali o nelle piegature
mammarie.
Nella candidosi vaginale gioca un ruolo
fondamentale la vicinanza con l'ano, pertanto una buona parte della flora
vaginale viene alimentata da quella intestinale. Pertanto risulta
indispensabile che la flora batterica intestinale sia copiosa e di buona
qualità.
Nel caso di intestino dolente, con poca
espulsione di gas, la flora batterica è ridotta e risulta frequente un
malassorbimento e una cattiva nutrizione con conseguente carenza di fattori
nutritivi importanti: fibre fermentabili, Vitamina C, E, selenio, acido
folico, vitamine B, B12.
UN PERCORSO LOGICO
-
combattere i
batteri e la candida rapidamente e naturalmente
(gli
antibiotici e antifungini distruggono anche la flora buona e c'è
maggiore difficoltà a rispristinare)
usando dosi alte e
ogni 4-6 ore per il primo giorno di
Cisti FLORA
-
basificare le
urine: assumere in tisana rilassante con 1 misurino di
ProBASICA
-
aumentare naturalmente la flora batterica
buona: 2-6 cucchiaini da caffè (aumentare progressivamente) in
acqua o altra bevanda di
Fibra
di
Acacia
correggere
l'alimentazione inserendo alimenti fermentabili: legumi orzo avena mela
pera, integrazione con a basso dosaggio di
Blusterol-Forte
e di
Paxa-Fibra
assicura un apporto ottimale di nutrienti
-
La tripla azione di
Blusterol-Forte
agevola
il ripristino dell'integrità delle mucose (intestinali, orali,
vaginali),
consente di
velocizzare il transito riducendo il ristagno degli alimenti ed esercita
un'efficace azione antinfiammatoria e riequilibrante.
-
La presenza di una flora batterica sana e
di un miglioramento del trofismo della mucosa intestinale favoriscono il
miglioramento e riducono gli episodi infiammatori .
-
gli antibiotici (anche i cosi detti
disinfettanti intestinali sono dei veri e propri antibiotici a largo
spettro) colpiscono sia i batteri buoni che i cattivi, favoriscono
l'insorgenza di candidosi e portano ad una avitaminosi di vitamina
B (frequentemente le labbra si lesionano).
-
E' pertanto consigliabile l'assunzione a
basso dosaggio ma frequente di un riequilibratore intestinale es
Paxa-Fibra
(a 1/2 - 1 busta al giorno)
-
L'alimentazione deve essere corretta in
modo da assicurare un apporto significativo di fibre fermentabili,
vitamine e microelementi.
Approfondimento consigliato :
Sindrome da Permeabilità intestinale
aumentata:
Uno schema indicativo può essere quello
consigliato per le "patologie autoimmunitarie"
e lo potete scaricare dalla pagina "Documenti":
Prodotti
& Schemi d'uso
Le modalità di assunzione vanno
personalizzate vedi
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Approfondimenti estratti dalla rete: |
LA VULVO-VAGINITE DA CANDIDA |
La vulvovaginite da candida è certamente una delle forme più
comuni di infezioni genitali: il suo riscontro nella pratica clinica
è quasi quotidiano.
La prevalenza, infatti, è del 25-33%, nelle donne in età
riproduttiva. Le indagini epidemiologiche evidenziano, inoltre, che
il 75% delle donne, almeno una volta nella vita, ha avuto un
episodio acuto; il 45% presenta un secondo episodio; il 5%
svilupperà una forma ricorrente (tre o più episodi l’anno).
EZIOLOGIA
Negli ultimi venti anni si è osservato un incremento delle infezioni
da candida non albicans. Recenti segnalazioni indicano come
l’infezione sia dovuta nel 42,7% alla C. albicans e nel resto alle
C. non-albicans (C. glabrata: 36%, C. tropicalis: 12,1%. C. krusei:
8.6% e altre: 0,6%).
Si ritiene che il 20-25% di donne pur essendo portatrice di candida
sia asintomatica.
PATOGENESI
La trasmissione sessuale è possibile, ma non è l’unica. La
vulvovaginite da candida è un’infezione opportunistica di origine
endogena più che un’infezione esogena da contagio. La candida vive
da commensale nell’uomo (cavo orale, intestino, cute, mucose
genitali) ed è necessaria la presenza di alcuni fattori
predisponenti affinché si manifesti come infezione.
Quali sono i fattori predisponenti?
Fattori ormonali: elevati livelli di estrogeni aumentano la
disponibilità di glicogeno vaginale, substrato ideale per la
crescita della candida. La vulvovaginite da candida è rara prima del
menarca e dopo la menopausa, mentre è
comune nell’età fertile in fase premestruale, in gravidanza e
durante l’assunzione di estroprogestinici ad alto dosaggio. Anche il
diabete mellito non compensato è una condizione favorente la
crescita della candida.
Fattori vaginali: la riduzione della flora lattobacillare
rende l’ambiente vaginale meno ostile alla crescita e alla
diffusione del fungo: i lattobacilli, infatti, competono per i
substrati nutritivi, interferiscono sui recettori vaginali per la
candida e producono sostanze in grado di inibire le ife. La terapia
antibiotica a largo spettro (cefalosporine, tetracicline,
ampicillina) alterando la flora vaginale favorisce la vaginite nel
25-70% dei casi. Anche alcune abitudini personali possono alterare
la flora lattobacillare: abbigliamento aderente, biancheria
sintetica; deodoranti intimi, cloro delle piscine.
Fattori immunitari: un deficit del sistema immunitario: sia
nella risposta umorale locale (aumento IgE e deficit IgA vaginali)
che nella risposta cellulo-mediata (deficit risposta linfociti T) è
un fattore predisponente alla vaginite. La terapia con
corticosteroidi o immunodepressori riducendo la risposta immunitaria
favorisce la vaginite. La sindrome da ipersensibilizzazione da
candida è dovuta a un meccanismo di ipersensibilizzazione ed è
caratterizzata da astenia, tensione premestruale, depressione e
vaginite.
Nelle vulvovaginiti da candida ricorrente devono essere
tenuti in considerazione 3 aspetti:
1. origine vaginale: il 75% delle recidive presenta lo stesso ceppo
isolato nel primo episodio. Tale riattivazione endogena spesso
dipende da un’inefficace terapia locale: infatti, la candida si
annida negli strati epiteliali profondi e non raggiungibili dagli
antimicotici topici;
2. origine extragenitale: la reinfezione endogena d’origine
intestinale sembra prospettata per spiegare le infezioni ricorrenti
in donne con tampone vaginale negativo, ma non è mai stata
dimostrata (il contemporaneo trattamento della colonizzazione
intestinale con nistatina non riduce le recidive);
3. origine sessuale: il partner di donne infette nel 20% dei casi
presenta una colonizzazione da candida del solco balanoprepuziale.
DIAGNOSI
Sintomi e segni
Sintomo prevalente è il prurito, raro il bruciore. Dispareunia e
disuria spesso presenti. Tali sintomi si accentuano nella settimana
precedente il mestruo per ridursi dopo. Nella vaginite da C.
glabrata il bruciore è intenso e le perdite scarse.
Segno importante la leucorrea bianca, densa, a grani di ricotta,
aderente alle pareti vaginali (pseudomembrane), non maleodorante
La vulva è eritematosa (anche la zona perineale), edematosa, con
lesioni da trattamento. La vagina è eritematosa con leucorrea
Esami di laboratorio
Il pH vaginale è normale, cioè acido: 4-4,5.
L’esame microscopico a fresco o previa colorazione rileva la
presenza di ife e/o blastospore. Ricordiamo che le forme ovali, le
blastospore, costituiscono la forma di diffusione del micete,
responsabili del contagio e della colonizzazione asintomatica; le
forme filamentose o germinative, le ife, invece, grazie alla loro
capacità di invadere i tessuti sono responsabili dell’infezione.
L’esame colturale (sensibilità > 95%) è indicato in caso esami
microscopici negativi in donne sintomatiche e di recidive.
TERAPIA
Quali farmaci
I farmaci antimicotici più utilizzati sono gli azoli, che presentano
un’efficacia del 90%. Si suddividono in locali (clotrimazolo,
econazolo, miconazolo, fenticonazolo, isoconazolo, sertaconazolo,
etc…) e sistemici (fluconazolo, itraconazolo). Utile l’acido
borico(azione fungistatica) per via vaginale.
Quale via di somministrazione
La terapia locale lascia il 10-15%di donne ancora sintomatiche
(riattivazione endogena), e il 15-20% ripresenteranno un altro
episodio di candida (reinfezione esogena). Questo è dovuto alla
capacità del fungo di annidarsi negli strati epiteliali vaginali
profondi difficili da raggiungere con la solo terapia topica e alla
colonizzazione sintomatica di altri siti (bocca, colon, retto). Gli
azoli topici possono causare bruciore e irritazione.
La terapia sistemica consente di risolvere questi inconvenienti,
connessi ai focolai genitali ed extragenitali. Gli effetti
collaterali sono scarsi.
Quali schemi terapeutici
Per la terapia degli episodi acuti:
- clotrimazolo, econazolo, miconazolo, fenticonazolo: 100 mg/die per
3-7 g.
- fluconazolo: 150 mg/die singola dose
- itraconazolo: 200mg/die per 3 giorni
Per la profilassi delle recidive croniche:
- fluconazolo: 150 mg alla settimana, per 6 mesi
- itraconazolo: 200 mg il 1°giorno del ciclo per 6 mesi
Interessante l’associazione itraconazolo orale e acido borico
vaginale per 6 mesi nelle forme da candida non-albicans
Per la profilassi durante una terapia antibiotica meglio la
ciclopiroxolamina per il suo ampio spettro antimicrobico (funghi e
batteri). In caso di donne diabetiche è preferibile l’itraconazolo,
per la scarsa influenza sul metabolismo glucidico.
Il trattamento del partner è necessario solo se sintomatico (balanite),
di solito si utilizza una terapia topica (econazolo, latte
dermatologico) oppure orale (fluconazolo o itraconazolo).
In gravidanza è preferibile impiegare la via vaginale (clotrimazolo
per 7 g, possibile anche il miconazolo). La via sistemica è
controindicata.
fonte:
http://www.paganotti.it/articolo-salute-della-donna.asp?id=35
Estratto da: C. Paganotti. LA VULVO-VAGINITE DA CANDIDA.
BRESCIAMEDICA Notiziario Ordine dei Medici della Provincia di
Brescia, n.310, p.15, Ottobre 2007
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