Gli antiacidi sempre più sotto accusa, ora aumentano pure l’infarto
Sono un gruppo di farmaci usati per ridurre l’acidità dello stomaco, usati in caso di infiammazione gastrica per diminuire l’erosione della mucosa gastrica o dell’esofago, detti anche “gastroprotettori”
I più usati sono noti con il nome di omeprazolo, pantoprazolo, lanzoprazolo.
Il principio si basa sul fatto che gli enzimi digestivi gastrici sono attivi solo in ambiente acido.
Allora vien naturale pensare, ma quanto è stupido il corpo, produce delle sostanze che lo auto-digeriscono…
Non è proprio cosi, in quanto dovete sapere che le stesse cellule che producono l’acido nello stomaco, producono anche del bicarbonato, che viene immesso sempre nello stomaco assieme a del muco, che lo trattiene adeso alla parete gastrica.
Quindi quando gli enzimi arrivano vicino alla parete, trovano il muco imbibito di bicarbonato, che blocca la loro attività.
Nel frattempo gli enzimi possono digerire il cibo che è presente al centro dello stomaco.
Prendendo gli antiacidi, facciamo l’operazione stupida di bloccare la produzione di acido e quindi l’azione digerente, pertanto la prima conseguenza sarà una digestione incompleta.
Capite da soli che invece bisognerebbe aumentare la produzione di muco e di bicarbonato
Altra cosa i farmaci inibitori di pompa non sono selettivi per lo stomaco, pertanto andranno a interferire anche con altri processi.
Infatti dopo anni di abuso di questi farmaci, aumentano i casi di segnalazioni degli effetti indesiderati:
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aumento del rischio di frattura ossea (Yang YX, et al, JAMA 2006 Dec 27;296(24):2947-53)
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Aumento del rischio di Cancro allo Stomaco del 240% (Ka Shing – bmj-gut -2017)
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aumento del rischio di infarto del 16%, come segnalato dall’Agenzia del Farmaco (Plos One DOI:10.1371/journal.pone.0124653 june 2015 )
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Aumento di Demenza del 44% – JAMA NEUROLOGY- 2016
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aumento dei dolori e malattie muscolari (polimiosite e rabdomiolisi) similmente alle statine (Clark DW et al, Eur J Clin Pharmacol 2006 Jun;62(6):473-9. Epub 2006 Apr 22)
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altri effetti collaterali segnalati dall’Agenzia del Farmaco italiana :
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reazioni psichiatriche,
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problemi di pelle,
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alterazioni del sistema endocrino e riproduttivo,
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problemi epatici e biliari,
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mialgie e problemi articolari,
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disturbi intestinali e gastrici
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artrite,
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alterazioni del sistema immunitario,
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aumento delle infezioni alle vie aeree,
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riduzione dell’assorbimento dei sali e di alcune vitamine.
Sarebbe invece auspicabile aumentare le difese gastriche e portare all’equilibrio il sistema: cervello-stomaco-fegato-pancreas. Ecco che allora l‘aumento della produzione di muco e di bicarbonato avverrà facilmente.
Andate alla sezione Gastrite per vedere come.
Romano Visentin
Biologo